Il Pilates è un metodo di ginnastica posturale, atto a ridare il giusto equilibrio al corpo, sempre più mortificato da una vita stressante, a livello sia fisico che mentale.
Il nostro corpo, si adatta all’ambiente che lo circonda e che lo “inquina”, costringendolo ad assumere una serie di atteggiamenti errati, viziati, che col tempo si trasformano in vere e proprie patologie.
La posizione e il movimento di ogni parte del corpo sono estremamente importanti, che si muove come un sistema integrato. Riscoprire il nostro corpo significa riconciliarsi con esso, riconoscerne le ragioni, rispettare le necessità, diminuire le difese che lo inibiscono, acquisendo, inoltre, la coscienza dell’unità organica.
Quanto più correttamente si utilizza il proprio corpo durante gli esercizi, tanto più correttamente lo si utilizzerà nella vita di tutti i giorni.
Una buona postura è fondamentale quando si esegue un esercizio, poiché consente di trarre il massimo beneficio dallo stesso. Al contrario, se si muovono le braccia sforzando il collo e le spalle, ne deriverà un aumento di tensione del tratto cervicale, con conseguente mal di testa o torcicollo.

Niente può preparare una donna ai molteplici e straordinari cambiamenti che subirà il suo corpo in un lasso di tempo così breve. Questo perché ogni donna vive la gravidanza in maniera diversa e, ancor più, la stessa persona vivrà una seconda gravidanza in modo del tutto differente.
Per poter affrontare questo periodo nel migliore dei modi è di fondamentale importanza tenere ben presenti alcuni fattori di rischio, cercando, così, di prevenire una serie di problematiche
Durante la gravidanza, in particolare a partire dal secondo trimestre, l’aumento del peso corporeo e del volume dell’addome determinano uno spostamento del baricentro in avanti, che, associato ad una carenza di tonicità addominale, dà luogo a iperlordosi lombare, sottoponendo la cerniera lombo-sacrale ad un aumento di carico e ad un affaticamento delle strutture passive quali dischi e legamenti.
Lo spostamento del baricentro non è privo di compensazioni che portano a modificazioni nella posizione del capo, delle spalle, del bacino, delle ginocchia e della colonna in toto. Da considerare, anche, l’aumento del volume del seno, che porterà ad un’anteriorizzazione delle spalle, con relativo aumento della normale curva fisiologica dorsale.

Tali adattamenti posturali sono rilevabili in particolare dall’osservazione della donna in stazione eretta sul piano sagittale.

Si osserva principalmente: aumento della lordosi lombare (ipertono muscolatura lombare e ipotono addominale); antiversione del bacino; nutazione del sacro; aumento della cifosi dorsale (dovuta all’aumento del peso delle mammelle); aumento lordosi cervicale.

Il Pilates in gravidanza non è Pilates al rallentatore, o con intensità minore. Conoscere gli obiettivi fondamentali e gli elementi teorico pratici per raggiungerli è un requisito indispensabile per chi opera e condivide il lavoro con le future mamme.

Questo programma, in definitiva si propone di rispondere a specifici fabbisogni fisici, psichici e affettivi.
Tutte le futuri madri devono consultare il proprio medico prima di affrontare una qualsiasi attività fisica.

Durante la gravidanza è consigliabile verificare a intervalli regolari la propria idoneità a partecipare alle lezioni, e sarà bene, inoltre, che la gravidanza sia stabilizzata (16 settimane) nel caso si intraprenda ex novo un qualsiasi programma di allenamento.

Una pratica costante del Pilates in gravidanza consentirà di raggiungere questi obiettivi:


• Migliorare la coscienza corporea: si insegna alla donna ad ascoltare e a sentire il proprio corpo, a conoscersi mentre si cambia. Una donna che sa ascoltare se stessa, sa ascoltare anche il suo bambino: sa quali movimenti gli fanno piacere e quali lo disturbano. Si instaura, quindi, un dialogo tra di loro che può cominciare molto prima della nascita e che risulta utilissimo al momento del parto;

 Migliorare la postura e, di conseguenza, prevenire, o quantomeno ridurre, rachialgie, tensioni muscolari e problemi articolari;

 Aiutare la corretta funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio e digerente

 Facilita il rilassamento: fondamentale per tutta la durata della gravidanza, nonché durante il parto;

 Prendere coscienza e rendere efficace il nuovo tipo di respirazione che la gravidanza porta ad utilizzare.

 Mantenere e rendere dinamico e flessibile il corpo che tende ad appesantirsi e a cercare nuovi equilibri e compensi;

 Facilitare la ripresa di una condizione fisica ottimale dopo il parto.

Una lezione di Pilates in gravidanza dovrà essere costruita a seconda dell’epoca gestionale, della storia amnanestica della persona ed integrata da altre tecniche per far fronte a tutte le modificazioni e adatta- menti corporei che la gravidanza comporta.

 In una lezione di Pilates per la gravidanza: ci sarà un continuo lavoro di percezione (palpatoria, sensoriale e motoria) e attivazione (concentrica, isometrica, propulsiva ed eccentrica) del Pavimento Pelvico; si enfatizzerà la respirazione latero-posteriore tipica del Pilates che sarà, di solito, nella versione facilitata in 4 tempi; andranno richiamati gli esercizi di Prepilates, in modo da soddisfare i 5 principi posturali per la costruzione della casa corpo sulla quale potere lavorare in maniera efficiente ed efficace; saranno proposte variazione ad hoc degli esercizi codificati Pilates, che si serviranno della facilitazioni dei Props; andranno inseriti esercizi per migliorare il tono muscolare e la mobilità di arti superiori e inferiori; esercizi ematocinetici; esercizi di equilibrio, con l’utilizzo di un supporto stabile (sedia o parete), esercizi di rilassamento

Tra i benefici da perseguire si porrà l’attenzione su:

Rachide cervicale e capo: questa zona sarà soggetta a tensioni, rigidità e mancanza di mobilità,
spesso a causa di compensi qui instauratesi per far fronte al cambiamento delle curve fisiologiche, all’aumento del peso del seno e alla lassità legamentosa.

Cingolo scapolo-omerale: distretto che anch’esso risulta indebolito e sede di tensioni. Nelle lezioni di Pilates sarà importante introdurre dei momenti a lui riservati sia riguardanti il ROM che la tonificazione, in modo da renderlo forte e funzionale anche per il post parto per sorreggere il peso del bambino.

Muscoli addominali profondi: tendono ad indebolirsi e a plasmarsi alle nuove condizioni in cui si trova l’organismo. Bisognerà lavorare alla costruzione del corsetto addominale, che aiuterà a sostenere il peso sempre maggiore del bambino, oltre a mantenere un assetto posturale corretto, prevenendo in tal modo varie algie a livello del rachide.

Gestione dell’equilibrio: soprattutto negli ultimi stadi della gravidanza, l’equilibrio risulterà spesso instabile come conseguenza dello spostamento del baricentro che si verifica con il progredire della gravidanza, associato all’effetto degli ormoni sulla consapevolezza spaziale.

Insufficienza venosa: man mano che si procede con la gravidanza, l’utero cresce andando a comprimere le vene pelviche alle quali fanno capo tutti i collettori venosi provenienti dagli arti inferiori.

La definizione di “anziano” deriva dagli altri, prima ancora che da noi stessi: il confronto, lo sguardo, il giudizio altrui, a volte, fanno paura, perché se non si è più in grado di rispettare i modelli imposti dalla società essi costituiscono una minaccia di segregazione e di isolamento.
Questo è uno dei motivi inconsci per cui molte persone tendono ad opporsi al progressivo declino insito nell’età che avanza.
La vecchiaia, in effetti, è una fase della vita che non sempre, né necessariamente, è legata alla patologia è rappresenta la logica prosecuzione di ciò che si era prima.
Nonostante il declino della composizione corporea e della prestazione fisica associati all’invecchiamento, gli atleti anziani, e di mezza età, sono in grado di effettuare prestazioni eccezionali.

Forza:
l’invecchiamento non compromette la capacità di incrementare la forza muscolare e non ostacola l’ipertrofia muscolare. Possono aumentare, anche, le dimensioni delle singole fibre muscolari.
Molti ritengono che l’entità di aumento di forza e dell’ipertrofia muscolare sia minore nelle donne anziane che non negli uomini anziani, ma, in realtà, non ci sono dati sufficienti a supporto di quest’ipotesi.

Capacità aerobica:
studi recenti, su entrambi i sessi, indicano che il miglioramento del VO2max indotto dall’allenamento è simile nei soggetti giovani (21-25 anni) e in quelli anziani (60-71 anni). Tale ricerca indica che, l’allenamento per la resistenza induce miglioramenti simili della capacità aerobica di soggetti in buona salute, nell’ampia fascia d’età compresa fra i 20 e i 70 anni. Inoltre, si è visto che tale adattamento è indipendente dall’età, dal sesso e dalla condizione fisica iniziale.
I meccanismi che, a qualsiasi età, inducono l’adattamento dell’organismo agli stimoli allenanti non sono del tutto chiari. Per esempio, nei soggetti giovani gran parte del miglioramento osservato del VO2max è associato ad un incremento della massima gettata cardiaca. Nei soggetti anziani, invece, è più evidente l’aumento delle attività degli enzimi ossidativi muscolari.

Flessibilità:
una graduale rigidità fa parte del processo di invecchiamento, che, ovviamente, non può essere arrestato.
Di certo una pratica costante di esercizio consente di rallentare notevolmente il suddetto processo.
Con l’avanzare dell’età, il corpo diventa meno agile e flessibile.
L’inattività fisica comporta una diminuzione della densità ossea e della massa magra.
Tutti i benefici effetti del Pilates (maggiore flessibilità, elasticità, rilassamento, migliore respirazione, circolazione, coscienza corporea) contribuiranno ad allontanare la sensazione del corpo che invecchia.

Il Pilates, dunque, non solo aiuta a mantenere il corpo in forze e in forma, ma si presta anche a tutti i livelli:
gli esercizi partono infatti dal più semplice per svilupparsi e articolarsi nel corso del tempo.
Ciò che rende il Pilates perfetto per gli anziani è il fatto che non incoraggia solamente a raggiungere più risultati, più forza o più resistenza, ma ad acquisire una nuova consapevolezza dei propri movimenti.
Per fare questo, è necessario concentrarsi sulla qualità degli esercizi svolti e non esclusivamente sulla loro quantità.

le domande più Frequenti

No, ma si consiglia un abbigliamento comodo (non necessariamente sportivo) e che la faccia sentire a suo agio.
È disponibile uno spogliatoio per cambiarsi.

La seduta osteopatica può durare dai 45 ai 60 minuti.

Sì, da 5 e da 10 lezioni a prezzi agevolati.

Sì, la palestra può ospitare fino a 2 persone contemporaneamente, attualmente solo congiunti come da normativa anti-Covid.

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Si, la seduta è detraibile a seguito di prescrizione del medico di base

È consigliato portare il proprio tappetino.
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